Chiesa di San Vincenzo De’ Paoli
Via Pisacane, 32 Milano
Organo: Nicolò Pellizzari
Direttore: Andrea Thomas Gambetti
PROGRAMMA:
Augustinus Franz Kropfreiter (1936 – 2003)
Danse sacrale
Luigi Cherubini (1760 – 1842)
Sonata per l’organo a cilindro
Luigi Cherubini (1760 – 1842)
REQUIEM di Cherubini in do minore
Per organo e coro a 4 voci miste
Ore 16 – ingresso libero
Con il Patrocinio del Municipio 3 Milano
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Il Requiem di Luigi Cherubini
Il Requiem in do minore per coro misto e orchestra è un’opera del compositore italiano Luigi Cherubini, composta nel 1816 a Parigi ed eseguita per la prima volta nella Basilica di Saint-Denis il 21 gennaio 1817, per ricordare il ventiquattresimo anniversario della morte per decapitazione del re Luigi XVI a seguito dello scoppio della Rivoluzione francese.
Fra i molti, Cherubini è stato apprezzato e lodato da compositori quali Beethoven, Brahms e Schumann. All’epoca – 1815- egli era appena stato nominato Surintendant de la musique presso la Cappella Musicale Reale dal sovrano Luigi XVIII, a seguito della restaurazione della monarchia e l’instaurazione di una nuova politica di riconciliazione con il passato e con la Chiesa, dopo i soprusi della Rivoluzione francese. Per questo motivo fu commissionata a Cherubini una messa da requiem in memoria della morte dell’ultimo sovrano dei Capetingi prima degli eventi bellici e dell’era napoleonica. La data del 21 gennaio era stata negli ultimi 20 anni anche ricorrenza nazionale, segnando l’avvento della repubblica, ma al ripristino della monarchia essa fu solamente un triste ricordo, commemorato non come festa nazionale ma come giornata della memoria. Lo stesso requiem, dopo la sua prima esecuzione, fu ripetuto nella stessa chiesa per un altro evento luttuoso poco più di 4 anni dopo: l’assassinio di Carlo di Borbone, Duca di Berry ed erede al trono, avvenuto il 13 febbraio 1820.
In Francia, per più di 50 anni, un’altra era stata la messa da requiem più eseguita e in un certo qual modo quella ufficiale: la Grande messe des morts di François-Joseph Gossec, improntata ad uno stile alto, accademico e, in certi suoi punti, quasi marziale. Il Requiem di Cherubini invece se ne discosta in modo molto drastico, evitando l’usuale alternanza fra momenti corali e solistici (essendo privo del quartetto vocale a solo) e spogliando la tecnica coristica di ogni accenno compositivamente virtuosistico, se si eccettua la fuga a quattro voci compresa nell’Offertorio. Ciò è ,dovuto principalmente alla formazione dello stesso Cherubini, che aveva imparato molto dalla tecnica palestriniana durante il suo apprendistato presso Padre Martini.
La parte orchestrale è invece di “impressionante modernità”[2], caratterizzata sia da tratti di inestimabile dolcezza sia da parti di vigorosa sonorità (si veda ad esempio il Dies Irae), che tanto influenzeranno la musica di Hector Berlioz, pur mantenendo dei collegamenti con la precedente storia della musica (si vedano i colori cupi dell’Introito, caratterizzati dal suono di viole, violoncelli, contrabbassi e fagotti, con l’esclusione dei violini).
Il 29 marzo 1827 il Requiem di Cherubini in do minore fu eseguito al funerale di Ludwing Van Beethoven, nella chiesa dei frati minori cappuccini a Vienna, pochi giorni dopo la sua morte avvenuta il 26 marzo. Una delle esecuzioni più celebri a Milano è avvenuta il 21 gennaio 1846 al Teatro alla Scala, in occasione del funerale di Vincenzo Bellini, a pochi anni dalla morte del compositore.
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NICOLO’ PELLIZZARI
Dopo aver intrapreso gli studi pianistici si è avvicinato alla musica antica studiando clavicembalo con il Mo Giovanni Togni, sotto la cui guida ha conseguito il diploma accademico di I livello con il massimo dei voti e il diploma accademico di II livello con il massimo dei voti e la lode presso il Conservatorio “G. Verdi” di Como. Ha studiato inoltre organo presso la Civica Scuola di Musica “Claudio Abbado” di Milano con il Mo Lorenzo Ghielmi e presso il Conservatorio “E. F. Dall’Abaco” di Verona con il M° Massimiliano Raschietti. È attualmente iscritto al Master di clavicembalo presso il Conservatoire National Supérieur de Paris nella classe di Olivier Baumont e Blandine Rannou. È stato selezionato come clavicembalista dell’Orchestra barocca dei Conservatori italiani per gli anni 2016 e 2017 e dell’Academia Montis Regalis per gli anni 2017 e 2019. Dal 2015 è accompagnatore ai corsi del Festival internazionale di musica antica di Urbino e dal 2018 è clavicembalista del corso internazionale di violino barocco tenuto da Enrico Onofri per il San Leo Festival. Ha suonato con diversi ensemble e orchestre come “Concerto Romano”, “Reate Festival Baroque Ensemble”, “laBarocca”, “La Lira di Orfeo”, “Orchestra da Camera Canova”, “Atalanta Fugiens”, “Orchestra Sinfonica di Milano”, “La Venexiana”. È accompagnatore al cembalo presso il Conservatorio “Guido Cantelli” di Novara, collaboratore dell’Associazione Corale Aenigma e organista presso la Basilica di San Giorgio a Como. Ha vinto due volte, nel 2015 e nel 2017, il secondo premio assoluto al Concorso di Composizione e Armonizzazione “Premio Fratelli Pedrotti” di Trento. Nel 2017 ha vinto il secondo premio al Concorso Nazionale di Composizione ed Elaborazione Corale “Di cori un altro Po”. Nel 2023 un suo brano è stato segnalato al Concorso “Romano Galvan” per l’Elaborazione di una melodia popolare. Nel 2024 ha vinto il primo premio assoluto al Concorso Internazionale di Clavicembalo “Gianni Gambi” di Pesaro. Ha al suo attivo concerti sia come continuista in orchestra e in gruppi da camera sia come solista al clavicembalo, all’organo e al fortepiano.
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